Venerdì prossimo uscirà il mio prossimo singolo,
Diventerò Di Destra.
Se mi seguite sui social saprete che l’ho presentata con un criptico giochino durato un paio di giorni:
È la prima anticipazione di Ogni Mai Più (Vol. 2), alcuni di voi possono averla sentita in qualcuno dei miei ultimi concerti.
Parla di guardarsi allo specchio un giorno e accorgersi che le cose della vita ti stanno portando probabilmente a diventare quello che da giovane avevi giurato a te stesso di non diventare.
E la cosa più strana è prendere coscienza che c’è qualcosa in questa sensazione che risulta stranamente rassicurante. Un senso di riposo, di serena rassegnazione, che ne so.
Non credo che sia una critica alla destra di per sé e nemmeno al conservatorismo in quanto tale.
Più che altro è una riflessione sul singolare potere evocativo che la parola “destra” esercita su quelli che hanno sempre creduto nel progressismo di sinistra come un valore. In fondo non è una canzone sul diventare di destra ma sull’essere di sinistra.
La “nostra” sinistra ha un’origine temporale e geografica ben precisa: Genova, luglio 2001. Potevamo essere bambini o poco più grandi ma è in quel momento che è stato concepito il nostro pensiero politico.
Da allora molti di noi si sono per tutta la vita dichiarati di sinistra senza grossi dubbi o cedimenti: che cavolo abbiamo fatto per dimostrarlo però? Non è forse che il progressismo va meritato e noi lo abbiamo dato per scontato?
Quindi la canzone è in fondo una stigmatizzazione nei confronti di sé stessi? In realtà non so manco questo.
La questione ha più a che fare con il chiedersi che cosa è rimasto di quei sentimenti. Perché si tratta di sentimenti no?
A sinistra abbiamo sempre associato il concetto di democrazia alla sinistra stessa e abbiamo rifiutato con convinzione la destra capitalista e individualista.
Però fermi tutti, ad una certa ti rendi conto che forse non c’è democrazia senza capitalismo. Come non c’è libera informazione senza pubblicità e non c’è giustizia senza autorità.
E quindi quale ideale ha sempre rappresentato cosa?
Churchill diceva che chi non è di sinistra da giovane è senza cuore e chi non è di destra da vecchio è senza cervello.
Ebbene, che cosa mi manca oggi?
Il cuore o il cervello?